Il lungo Ottocento e le sue immagini

Politica, media, spettacolo
a cura di
Vinzia Fiorino, Gian Luca Fruci, Alessio Petrizzo

La violenza nelle sperimentazioni visuali del
«Petit Journal Illustré».
Dispositivi, supporti, palinsesti (1890-1910)

di Erica Grossi

Nel corso del lungo Ottocento, i processi di nation ed empire building vedono il radicalizzarsi di pratiche e retoriche della violenza fondate sull’identità di sangue e sull’onore di una patria in armi che all’alba della Grande Guerra intercettano il boom della stampa illustrata, borghese e popolare. Una generalizzata democratizzazione dei media e i cambiamenti percettivi dovuti alla fotografia sono gli strumenti privilegiati di creazione e “assoggettamento” di nuove masse identitarie, in un corto circuito tra etica ed estetica dalle dimensioni e implicazioni inedite. Il saggio prende in esame un periodico francese, «Le Petit Journal Illustré», come sintomatico delle implicazioni di queste strategie discorsive e visuali. Nell’ossessione fotografica per le catastrofi, nel riconoscimento visivo di “razze”, popoli e culture, nella serialità delle immagini dai fronti di guerra si ritrova infatti un’iconografia della violenza le cui radici si estendono al Novecento dei totalitarismi.